Spencer in “carico a novanta”

Spencer e il carico a 90Mi chiamo Spencer e sono un maschio di scimmia verde.
Prima non ero così. Non ero nemmeno molto conosciuto.
Sono diventato famoso dopo l’incidente.
Una sorta di mutazione psicosomatica, come la chiama miss so-tutto-io, mentre mi intervista con aria saccente, dietro occhialini da segretaria porno.
Mutazione psicosomatica, ripeto. Forse c’è una parte di verità.
Diciamo che il punto non è solo quello che mi è successo, ma anche come ho affrontato la cosa. Un esemplare qualunque si sarebbe buttato giù da un albero oppure arreso all’idea di diventare una scimmia urlatrice. Io invece mi sono fatto il mio mese di pianto e pugni sul petto e poi un bel giorno ho detto basta, mi sono sparato un frullato energetico a base di banane e mi sono rimesso in carreggiata. È vero non è per nulla facile. Ti trovi da un giorno all’altro ad aver perso tutto, distrutto dentro e in più, nel mio caso, a essere una specie di pelosissimo alieno inutile e dal colore bizzarro. Però non ho mollato. E alla fine mi è andata bene, sono stato salvato dal cinema. Ho scoperto che le major avevano in cantiere un nuovo film di Hulk, ma non trovavano l’attore giusto, dopo aver incassato il rifiuto di Eric Banana. Io sarei stato perfetto. Mi sono fatto un culo così per arrivare a Hollywood e ottenere un’audizione. Ma ce l’ho fatta. Il film è stato campione di incassi in tutto il mondo e io sono diventato una star, con una storia difficile alle spalle. Per questo ora sono qui seduto a farmi intervistare.
Eppure, nonostante mi sia rivelato un buon attore, a quelle come miss so-tutto-io interessa solo il “caso umano” che rappresento, la mia storia di sofferenza e riscatto, e finiscono col chiedermi sempre dell’incidente.
Così mi trovo ogni volta a dover parlare di lei.
Nella vita di ogni primate maschio c’è una stronza. Ce l’abbiamo tutti in curriculum.
Una che ci ha fatto talmente tanto male da trasformarci, magari in cinici insensibili, comunque in qualcosa di diverso da quello che eravamo. Nel mio caso, da quello che mi ha fatto, ne sono uscito modificato non solo mentalmente, ma anche fisicamente.
A questo punto di solito mi chiedono: Eri innamorato?
Io prendo sempre un attimo e poi rispondo: Molto.
Si vede dalle mie braccia così lunghe, spiego. Lo sono diventate mentre stavo con lei.
Era un po’ tarchiata e così dovevo allungarle all’inverosimile per abbracciarla.
Ma a me piaceva così e all’epoca volevo solo stringerla, non pensavo alle conseguenze.
Dove vi siete conosciuti? mi domandano sempre.
Lei lavorava spesso nei centri commerciali, io vendevo smart box nei weekend.
Una sera, a fine turno, ho rotto gli indugi e me la sono portata a casa.
E’ stata una notte indimenticabile. Non è stata ferma un attimo. Sembrava indemoniata.
Nata per essere caricata, in continuazione.
Lo facevamo da mattina a sera, fregandocene dei vicini.
E invece di sentirmi sporco, mi sembrava di essere ogni volta un po’ più pulito.
Era un rapporto molto fisico. Alla fine sono un primate. Maschio.
Mi faceva impazzire il fatto che si bagnasse subito, praticamente a comando, e anche che fosse molto rumorosa durante l’atto. E più di ogni altra cosa, mi attraeva la sua enorme bocca. E come la sapeva usare. Un risucchio a centrifuga che neanche su youporn.
Ma va detto che c’era anche un feeling personale che andava oltre.
Io sono sempre stato un disordinato casinista e lei invece amava fare programmi. Quindi ci completavamo, in un certo senso.
Cos’è successo dopo?
È successo che io ero pazzo di lei e mi fidavo completamente.
Non riuscivo a pensare ad altre e mi aspettavo che fosse reciproco.
Credevo a tutto ciò che mi diceva. E così mi sono fottuto.
Il giorno dell’incidente, sono tornato a casa e ho notato subito qualcosa di strano nell’aria. Sono stato assalito da un brutto presentimento. Lei era ancora calda e aveva l’odore di un altro. Io non ci potevo credere. Così l’ho guardata negli occhi e le ho chiesto: Sei stata con qualcuno? Lei mi ha detto: No, lo sai che non potrei mai.
A quel punto ho sentito un fortissimo bisogno fisico di possederla, per sentirla ancora mia.
Così le sono entrato dentro. Ma evidentemente non ero stato l’unico quel giorno.
Non ho mai saputo con chi fosse andata esattamente. Ma ho la certezza del tradimento ogni volta che mi guardo allo specchio. A posteriori si sono chiarite tante cose di quel giorno.
Durante il nostro ultimo rapporto lei non diceva nulla e aveva uno sguardo triste.
Sapeva che mi aveva fatto del male e me ne stava facendo ancora, ma non aveva avuto il coraggio di dirmi la verità e fermarmi.
Non so se fosse stata con una guardia forestale molto green, con un sergente dai capelli militare o con un extraterrestre che spruzzava strani fluidi alla kryptonite .
So solo che quando sono venuto fuori dal suo corpo, quell’ultima volta, ne sono uscito diverso e (s)cambiato. Tutto verde e ridotto alla stregua di uno straccio. Mi ha fatto troppo male.
Da allora mai più con una lavatrice, solo a mano!
A questo punto mi alzo sempre e saluto la miss so-tutto-io di turno.
Le faccio i complimenti e le dico che è riuscita a ottenere quello che voleva.
Prima di andare via le sussurro il numero della mia stanza in un orecchio.
Alla fine sono un primate. Maschio.

Andrea

Peluche a forma di scimmiaScheda oggetto
Nome:
Scimmia verde
Età: 20 anni
Taglia: M
Residenza: un certo locale milanese dove suonano musica jazz
Segni particolari: ascolta gli Artic Monkeys

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Un commento

  1. Bellissima…complimenti!

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