La vera storia di Babbo Natale

La vera storia di Babbo NataleAvete presente quel vecchietto grassottello, guance rossa e barba lunga? Si proprio lui. Quello in pigiama rosso che guida una spider-slitta. Con 9 renne volanti…
Io lo conosco. Non sto scherzando, lo conosco davvero!
Sono stato il suo primo aiutante. Il primo, piccolo aiutante di Babbo Natale. E questa è la storia del più grande impero di mescalina di tutti i tempi.
Per chi non lo sapesse, la mescalina è un alcaloide psichedelico contenuto principalmente nel peyote, pianta che si trova nel deserto del Messico e che crea allucinazioni.
Ma la parte interessante della storia è un’altra.
Erano gli anni ’20 del secolo scorso. Babbo Natale all’epoca non era così famoso: era solo un simpatico ed eccentrico vecchietto che viveva in una fattoria nei dintorni di Anchorage, in Alaska. Negli anni della sua maturità aveva deciso di ritirarsi a vita tranquilla. Non avvezzo a troppa noia, però, si era inventato un hobby e aveva creato un piccolo servizio di trasporto merci. In quella zona, infatti, i collegamenti non erano strutturati e la neve bloccava le strade per mesi e mesi, rendendo impossibile ricevere la posta o i beni di prima necessità. Babbo Natale aveva una slitta e delle renne. Così aveva iniziato a fare il pony express fai-da-te nei dintorni. Le cose gli erano andate inaspettatamente bene. In poco tempo, il suo piccolo hobby si era trasformato in un’impresa di trasporto merci che copriva tutto il nord America: la Renne Express.
Il 29 Ottobre del 1929 però, accadeva l’inaspettato. Dopo anni di lasciva e smisurata crescita, collassava la borsa di New York. Anche la Renne Express veniva risucchiata da quella gigantesca crisi e già a metà dicembre di quell’anno era sull’orlo del fallimento.
A quell’epoca, io lavoravo come suo braccio destro da anni ormai. Avevo iniziato come cane pastore delle renne, mi ero guadagnato la fiducia ed ero diventato il suo principale consigliere.
Ricordo che quel dicembre passammo notti intere a spremerci le meningi per trovare una soluzione e salvare la Renne Express. All’improvviso una notte eccola, l’idea che avrebbe cambiato il corso della storia per sempre. Avevamo la rete di distribuzione più grande del nord America, dovevamo solo avere il prodotto che tutti volevano a quel tempo: la mescalina.
Passai la settimana successiva in Messico, facendo accordi con i vari cartelli. Tornato in fretta e furia ad Anchorage, eravamo pronti per partire con le prime consegne. La notte di Natale del 1929 io e Babbo Natale saltammo in sella alla motoslitta con il logo Renne Express e consegnammo mescalina per tutta l’Alaska. Fu la notte più febbrile ed eccitante della mia vita. Grazie a quella missione spericolata riuscimmo a salvare la Renne Express.
Nei mesi successivi perfezionammo il business. Per non essere dipendenti dai cartelli messicani costruimmo delle enormi serre di peyote sotto terra e il Natale dell’anno successivo, piazzammo consegne in tutto il paese. Gli affari erano schizzati di nuovo alle stelle.
Purtroppo, fu in quel momento che cominciò a diffondersi la leggenda di Babbo Natale.
La polizia aveva infatti beccato qualche strafatto. Si raccontava di un vecchio in pigiama, con delle renne volanti, che portava la roba la notte di Natale. I giornali in Nord America avevano lavorato la notizia e in quel periodo di depressione, tutti avevano cominciato a credere all’esistenza di un vecchio signore che portava regali la notte di Natale. All’inizio la storia sembrava tanto assurda che né io né Babbo Natale ci preoccupammo.
Andammo avanti per anni. Coltivavamo tutto l’anno e a Natale, mentre tutti festeggiavano, consegnavamo il prodotto. Avevamo creato un impero e molto probabilmente eravamo gli uomini più ricchi del nord America. Col tempo, però, mentre si diffondeva la leggenda di Babbo Natale, i federali stringevano il cerchio intorno alla Renne Express.
Una mattina, ovviamente, ci beccarono.
Ma? Sorpresa! Non fummo condannati. Non era per quello che ci stavano cercando.
Alte sfere del governo avevano deciso che la leggenda di Babbo Natale doveva servire per sollevare il morale della gente e uscire dalla crisi.
Il loro piano era diabolico.
Babbo Natale fu costretto a fare il testimonial per la concorrenza: la Coca Cola. Anche loro erano stati beccati di recente e avevano dovuto rinunciare al business della coca, ma almeno gli era rimasta la cola. Babbo Natale diventò così un fenomeno pubblicitario, la Coca Cola la bevanda più amata e il governo ebbe il suo spirito di ottimismo e bontà.
E io? Beh io me ne sono andato al caldo, d’altronde avevo appena inventato Babbo Natale.
Con tutti sti soldi mi son detto…si fotta Natale io vado al mare!

Lorenzo

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Nome: Snoopy Spiaggia
Età: 20 anni
Taglia: S
Residenza: vetrinetta del salotto
Segni particolari: tutti al mare, tutti al mare…

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